Assunzioni agevolate nel Disegno di Legge di Bilancio
Cosa c’è da sapere
Nel disegno della Legge di Bilancio per il 2023 sono previste una serie finalizzate ad incentivare le assunzioni di lavoratori appartenenti a particolari categorie.
In particolare si prevede l’esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumeranno a partire dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 beneficiari di reddito di cittadinanza, donne svantaggiate e giovani under 36.
Scopriamo insieme le specificità di ciascuna misura!
Beneficiari di reddito di cittadinanza
Il beneficio previsto dal disegno della Legge di Bilancio 2023 rispetto alle assunzioni dei percettori del reddito di cittadinanza, si pone in alternativa a quello già previamente previsto dall’art. 8 del D.L. 4/2019, s.m.i.
L’esonero previsto dal disegno di legge di Bilancio del 2023 si rivolge ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio 2023 sino al 31 dicembre 2023 assumano percettori di reddito di cittadinanza con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, o trasformino contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in tempi indeterminato.
Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.
La misura si sostanzia nell’esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per la durata di dodici mesi e nella misura massima di 6.000€ annui, riparametrati su base mensile.
Giovani under 36
L’esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro si applica anche nel caso di assunzioni di giovani under 36 con contratto a tempo indeterminato, o nel caso di trasformazione di contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
L’incentivo, però, ha una durata pari a 36 mesi, eccezion fatta per le assunzioni il cui luogo di lavoro sia ubicato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, in cui il beneficio avrà durata di 48 mesi. Tale eccezione si applica anche nel caso in cui l’assunzione venga effettuata in una sede o unità produttiva sita in tali regioni.
Donne svantaggiate
Infine, il disegno della Legge di Bilancio del 2023 prevede l’incremento pari al 100% della riduzione contributiva parziale disciplinata dall’articolo 4 commi da 9 a 11, della L. n. 92/2012 (pari al 50%), per l’assunzione di donne considerate svantaggiate.
In particolare, la legge definisce svantaggiate le donne:
- Che abbiano un’età anagrafica di almeno cinquant’anni e siano disoccupate da oltre dodici mesi;
- di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea oppure residenti nelle aree di cui all’articolo 2 punto 4) lett. f) del Regolamento (UE) n. 651/2014
- di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi ovunque residenti.
In questo caso occorre sottolineare che la durata dell’agevolazione è pari a 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato e di 18 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato.
Sempre esteso a 18 mesi è il beneficio riconosciuto in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in un contratto indeterminato.
Autorizzazione della Commissione europea
Infine si sottolinea che le tre disposizioni in commento sono condizionate dall’autorizzazione della Commissione europea. Pertanto, fintanto che non pervenga tale provvedimento, le misure non possono dirsi operative. Nella stessa misura, le disposizioni sono ancora provvisorie e non definitive in virtù del fatto che sono inserite all’interno del disegno della Legge di Bilancio del 2023. Potranno dirsi vigenti nel momento in cui la legge sia approvata e quindi divenga definitiva.